BLACK SUSHI SIMMETRY
2016
Collage of mixed materials on self adhesive reflecting paper, 70 cm x 50 cm
2016
Collage of mixed materials on self adhesive reflecting paper, 70 cm x 50 cm
I Black Sushi Simmetry (2016) e i Fleeting simmetry of a day under the Fuji (2016) sono i lavori che anticipano le serie precedenti. Qui ho sperimentato collage di materiali vari su carta e su carta nera riflettente. Mini sequenze fluttuanti di molteplici elementi organizzati come una super molecola, attribuiscono al processo mentale il valore di una macchina calcolatrice che combina gli elementi del sapere in uno spazio ibrido e concreto organizzandoli in circuiti binari o in sequenza dove tutto si ripete melodicamente in variazioni tematiche e dinamiche. Queste macchine hanno una doppia vocazione: da un lato un’apparente calcolabilità del sapere che si configura come tentativo di aggirare il futuro, di metterlo in riga, prendere tempo; dall’altra un tentativo di svincolamento dallo stesso, perdere tempo, introducendo la variante ritmica dall’interno del dispositivo, la giostra, l’inter- vallo musicale che fa da connettore della serie, elemento ludico che dà a queste sommatoria il carattere della chance. Variante minacciosa che accomuna il diverso e sprona l’energia della super molecola con un movimento incessante di accelerazioni e decelerazioni, essa mira al dissipamento dell’attività stessa del pensiero poiché pensare è una somma di aggressioni, è violare, forzare e quindi far saltare la macchina dal di dentro. Questa correlazione di temi simmetricamente disposti, infatti, si configura come un meccanismo fluido che tende all’esaurimento. Così un aggregato composto di morbida pelliccia sormontata da immagini di meduse risalenti verso ingranaggi di ruote dove s’innesta un cerotto nero si unisce ad un secondo aggregato in cui un lavabo d’acciaio che ospita pesci è il perno centrale attorno a cui si dispongono figure al microscopio di batteri e piante allucinoge- ne, pappagallini, canotti e immagini struttura di sumotori in lotta. La presenza umana si dilegua tra citazioni faulkneriane: vaga attenuazione del tempo, snervare- fiaccare, splendidamente comatosi, la mistica dei gemelli, invitti… Profilati in forme bizzarre ed ironiche gli elementi di questi collage, si presentano come figure della percezione coalizzate in gruppi di aggregati, immagini che si connettono e si dissociano, si alleano al fine di assalire, dissipare e liberare, facendolo lavorare, il meccanismo stesso che le ha aggregate.